I casi nei quali si verifica l’alternativa tra l’imposta IMU e Irpef per i redditi derivanti dal possesso di terreni.
Come noto, chi possiede terreni deve procedere con la loro dichiarazione nel Modello 730, sia in relazione al reddito agrario, sia per quello dominicale. La dichiarazione avviene mediante la compilazione del quadro A.
Il reddito agrario è quello derivante dallo sfruttamento del terreno per esercitare un’attività agricola, e va dichiarato da chi svolge l’attività in questione. Il reddito dominicale, invece, è il reddito del proprietario o altro titolare di diritto reale sul terreno.
Il soggetto pertanto che svolge attività agricola, se coincide con il proprietario, dichiarerà sia il reddito agrario che quello dominicale. I caso contrario, ogni soggetto farà la rispettiva dichiarazione.
La compilazione del quadro A interessa quindi i proprietari o titolari di altro diritto sul terreno, gli affittuari che esercitano attività agricola ed i soci/partecipanti delle imprese agricole.
In ogni caso, non tutti i soggetti possono procedere con la dichiarazione a mezzo 730: possono farlo solo i conduttori del fondo che sono in regime di esonero dalla presentazione dei modelli 770, Irap ed Iva.
Terreni e reddito: alternativa tra Imu ed Irpef
Si deve innanzitutto verificare se i terreni siano o meno sfitti, al fine di determinare le imposte che si andranno a pagare. Infatti, in caso di terreni non concessi in affitto, l’IMU sostituisce l’Irpef e le addizionali sul reddito dominicale (ma non sul reddito agrario).
Quindi, se il terreno non è affittato, se è soggetto ad IMU non sarà dovuta l’Irpef. Al contrario, se il terreno non affittato è esente IMU, sarà dovuto quanto previsto come reddito dominicale.
Per quanto riguarda i terreni concessi in affitto, saranno dovute sia le imposte sul reddito (dominicale) sia l’IMU.
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