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La riforma del processo tributario

La riforma del processo tributario

La riforma del processo tributario: approvata la Legge n. 130/2022 di riforma del processo tributario. Le novità, gli istituti e i termini per l’entrata in vigore della riforma.

Con l’approvazione alla Camera dei deputati della Legge del 31 Agosto 2022 n. 130, recante “Disposizioni in materia di giustizia e processi tributari“, è stata ufficialmente approvata l’attesa riforma del processo tributario. La Legge è stata successivamente pubblicata in G.U. il 1° Settembre 2022 ed entrerà in vigore dal 16 Settembre 2022.

Come specificato dal Governo dopo l’approvazione del testo normativo, “[..] l’intervento ha la finalità di raggiungere, entro il 31 dicembre 2022, l’obiettivo posto dal PNRR di rendere più celere il contenzioso tributario, considerato l’impatto che lo stesso può avere sulla fiducia degli operatori economici, compresi gli investitori esteri, riducendo, contestualmente, l’elevato numero di ricorsi in Cassazione [..]“.

La riforma ha l’intento di affiancare (e parificare) la giurisdizione tributaria a quelle civile, penale ed amministrativa, anche mediante la previsione di magistrati professionali assunti per concorso. Come noto gli attuali Giudici, operanti presso le Commissioni tributarie, sono onorari.

La giurisdizione tributaria sarà pertanto esercitata da magistrati reclutati tramite concorso pubblico, mediante lo svolgimento di prove scritte ed orali. Al concorso saranno ammessi non solo i laureati in giurisprudenza, ma anche coloro i quali hanno ottenuto la laurea in economia. Previste, inoltre, specifiche norme relative alla formazione continua e periodica dei futuri magistrati.

La riforma del processo tributario: le novità della riforma

Altra modifica importante si è avuta nella denominazione delle stesse commissioni. Dal 16 Settembre 2022, data di entrata in vigore delle legge, le Commissioni cambiano denominazione, divenendo rispettivamente Corte di Giustizia Tributaria di primo e di secondo grado.

Le nuove sezioni delle Corti di Giustizia Tributarie saranno composte da un presidente, da un vice presidente e da due magistrati o giudici tributari. Sempre in merito all’organizzazione giudiziaria, presso la Corte di Cassazione sarà istituita una sezione civile incaricata esclusivamente della trattazione delle controversie in materia tributaria.

Previste anche specifiche norme per la riduzione del contenzioso e lo snellimento dei procedimenti. In primis, viene previsto per la controversie di valore sino a 3.000 euro un giudice monocratico. Tale modifica sarà in vigore per i ricorsi notificati dal ricorrente entro il 1 Gennaio 2023. Ai fini della determinazione del valore della lite, si dovrà tener conto anche dell’imposta virtuale calcolata a seguito della rettifica di perdite.

Quanto alle novità in senso sostanziale, in relazione all’annoso tema dell’onere della prova, a seguito di modifica dell’art. 7, del D.Lgs 546/92 (comma 5 bis), lo stesso sarà sempre a carico dell’ente impositore, tenuto a provare il tributo a carico del contribuente. Inserita, inoltre, la prova scritta testimoniale, la quale può essere ammessa solo a specifiche condizioni.

Introdotte anche norme volte a favorire la conciliazione delle parti: si prevede, per la parte che rifiuti di conciliare, la quale ottenga al termine del giudizio il riconoscimento di una pretesa inferiore rispetto a quella prospettata in sede di conciliazione, la condanna al pagamento delle spese di giudizio con una maggiorazione del 50%.

Introdotta, infine, una definizione agevolata dei giudizi pendenti avanti alla Corte di Cassazione al 16 Settembre 2022. Per ulteriori informazioni si rinvia ad un nostro approfondimento.

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