Scrittura privata ed accordi di separazione: nullo il patto tra coniugi di versare una somma in caso di separazione. L’ordinanza n. 11923/22 della Corte di Cassazione.
Con una recentissima ordinanza (la n. 11923 del 2022) la Suprema Corte di Cassazione si è espressa sulla validità degli accordi stipulati tra i coniugi per il versamento di una somma in caso di separazione legale.
La vicenda traeva origine da una coppia di coniugi. Questi avevano stipulato, con scrittura privata, un accordo con il quale si prevedeva che il marito si dichiarasse debitore di un’ingente somma (di 500 mila euro) in caso di separazione legale tra le parti. La moglie citava in giudizio il marito, al fine di vederlo condannare al pagamento di tale somma, del quale si era dichiarato debitore, nella scrittura privata, in caso di separazione legale.
Prima il Tribunale di Como e, successivamente, la Corte di Appello di Milano, si pronunciavano a favore del marito, decidendo di respingere la domanda dell’attrice. Secondo i giudici di merito, la scrittura privata stipulata tra le parti non era meritevole di tutela, indipendentemente dalla qualificazione giuridica fornita alla stessa.
Se interpretata come patto matrimoniale, la scrittura infatti risultava nulla; ugualmente, se visto come contratto preliminare di donazione, condizionato sospensivamente all’evento (la separazione), l’accordo stipulato tra i coniugi risultava parimenti nullo. A medesima conclusione doveva giungersi ove l’atto fosse qualificato come atto ricognitivo di debito, perché relativo ad una obbligazione radicalmente nulla.
Avverso tale decisione l’attrice proponeva ricorso in Cassazione.
Scrittura privata ed accordi di separazione: la decisione della Suprema Corte.
La Cassazione, con l’ordinanza in esame, aderendo all’interpretazione fornita dalla Corte di Appello di Milano, confermava la decisione del giudice di prime cure, pronunciandosi a favore del marito.
Affermano i Giudici della Suprema Corte, infatti, che deve ritenersi nullo il patto con il quale uno dei due coniugi, in caso di loro futura separazione, si impegni a versare all’altro una somma di denaro.
Secondo la Cassazione, ben ha fatto la Corte d’Appello di Milano a ritenere che la scrittura privata non fosse meritevole di alcuna tutela giuridica, indipendentemente dalla qualificazione fornita alla medesima. La Corte d’Appello, dopo aver richiamato la decisione del giudice di primo grado, rilevando la mancanza di una specifica qualificazione dell’accordo da parte dell’attrice, aveva considerato tutte le ipotesi possibili, concludendo in ogni caso per l’inefficacia della scrittura.
La decisione dei Giudici, pertanto, conferma l’orientamento (sfavorevole) della Corte circa gli accordi stipulati tra i coniugi in caso di separazione.